Quello che vedi indicato dal mio bel ditone nella foto è il vero e proprio TONER (o meglio cartuccia di toner), mentre l’altro pezzo sottostante è il TAMBURO detto in inglese “drum”, abbreviato spesso in “dr” per renderci la vita più facile.
Almeno la metà di chi acquista una stampante o una multifunzione Brother non ha idea della differenza tra i due, ecco perché io lo spiego bene a chi ne acquista una nel mio negozio. Il problema, infatti, è che all’interno delle Brother questi due pezzi sono uniti e possono sembrare un unico componente ad un occhio inesperto. E quindi cosa succede? Che quando la macchina ti chiede “Sostituire il toner” oppure “Sostituire il tamburo” tu senza saperlo
BUTTI VIA IL PEZZO SBAGLIATO
e ti scompaiono dal portafogli i soldi per la serata pizza+cinema con la tua dolce metà. E la dolce metà s’incavola. Anche nel mio negozio, nel cuore della ridente cittadina di Ravenna, nonostante l’opera di divulgazione che faccio sul corretto uso delle stampanti, i tutorial, le lezioni individuali, le guide personalizzate che lascio ai miei clienti, capiterà almeno una volta al mese.
Mediamente il tamburo dura almeno 4 o 5 cambi di toner. Se il toner è da 2.600 pagine, il tamburo facilmente arriva a 12.000 pagine. Però quando lo estrai dalla macchina, dicevo, i due sono assemblati in un pezzo unico. Per separarli, infatti, occorre premere la levetta colorata (in genere verdina oppure viola) come la vedi indicata ancora una volta dal mio bel ditone in questa foto.
Premi la levetta e i due si separano, così puoi sostituire solo il pezzo che ti serve davvero ed evitare di buttare soldi alle ortiche, che non è il caso. L’importante è leggere con attenzione il messaggio che la stampante ti riporta sul suo display o sul computer stesso. E se ancora ti stai chiedendo
Ma che differenza c’è?
te lo spiego subito. In parole povere, il “toner” vero e proprio è la polvere contenuta nella suddetta “cartuccia di toner”, cioè una sorta di inchiostro che traccerà lettere e disegni sul foglio di carta. Il “tamburo” dice alla polvere di toner dove posizionarsi sul foglio, altrimenti avresti una bella paginata total-black come la carta carbone.
Se vuoi la spiegazione più scientifica c’è sempre Wikipedia.
Ah, un avvertimento importante:
Non lasciare il tamburo esposto alla luce
Quando lo estrai dalla macchina fai il cambio che devi fare e rimettilo subito dentro, o in un cassetto, o al buio dove ti pare. Il tamburo è fotosensibile, cioè come le pellicole fotografiche di una volta se prende troppa luce si “impressiona”. Se accade, ti stamperà delle simpatiche bande trasversali per tutta la lunghezza del foglio, utili solo se il tuo senso estetico è davvero molto bizzarro. Se vuoi stare dalla parte dei bottoni e non correre rischi, non tenere il tamburo esposto alla luce più di due minuti, e se è quella diretta del sole allora è MEGLIO MAI. Il tamburo è più delicato della pelle di un neonato, da questo punto di vista, ci siamo capiti?
Detto questo, se la tua Brother ti sta implorando con tutte le sue forze di cambiare il toner o il tamburo, mettiti una mano sulla coscienza e dalle retta. Chiamami in negozio (oppure scrivimi) e al 99% avrò un bel toner rigenerato Eco Store pronto per te, che stampa benissimo e costa meno dell’originale. E te lo porto pure gratis in ufficio. Alla prossima!