Vuoi aumentare la PRODUTTIVITÀ del tuo ufficio? Aumenta la QUALITÀ dell’ARIA!

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Pochi mesi fa un caro amico mi ha fatto una rivelazione shock, almeno per me che ho come mantra assoluto l’aumento della produttività dei miei clienti. È il titolare di uno degli studi di consulenti del lavoro e commercialisti più affermati della sua città, un corposo Comune in provincia di Ravenna. La rivelazione shock riguarda proprio uno dei suoi numerosi dipendenti.

Un’impiegata si è licenziata per colpa delle stampanti

Penso che tu sappia che formare un buon collaboratore cui delegare in autonomia parte del tuo lavoro è un’attività molto costosa. Attiva gli annunci di ricerca, vaglia e seleziona tutte le candidature, fai colloqui e prove in azienda, scegli la persona perfetta e inizia a trasmettere tutte le competenze che dovrà avere… E rassegnati al fatto che per parecchio tempo NON sarà un collaboratore produttivo, ma richiederà investimenti di risorse, tempo ed energie che dovrai sottrarre al tuo lavoro o a quello di un altro collaboratore “senior”.

Capisci perfettamente che il mio amico è stato piuttosto danneggiato da questo abbandono. Parliamo di migliaia di euro di valore perso. Un BARATRO nella produttività complessiva di qualsiasi ufficio.
Ma cosa lo ha innescato? Qual è stato l’elemento così disturbante nelle stampanti dell’ufficio da spingere una persona a licenziarsi, con tutta la precarietà del lavoro che c’è in giro?

Aveva paura che le molte stampanti dello studio potessero farle male

Chiaramente un grosso ufficio di commercialisti e consulenti del lavoro ha una produzione di documenti stampati IMPRESSIONANTE. L’impiegata in questione si è lamentata parecchie volte della pessima (a suo dire) qualità dell’aria in ufficio. Sosteneva che le fotocopiatrici e le stampanti laser “inquinassero” l’aria dell’ufficio con gravi rischi per la sua salute, e alla fine ha presentato le dimissioni. La domanda che viene naturale porsi quindi è: sarà vero? Ci sono emissioni di polveri o micropolveri dannose nell’aria dell’ufficio causate dal processo di stampa laser? Potrebbe essere un inutile allarmismo?

Ne ho già parlato brevemente in questo articolo sui falsi miti che fanno sprecare soldi ad un’azienda, ma questa vicenda mi spinge ad andare in profondità sull’argomento. E per farlo parto dallo studio pubblicato nel 2015 da un’agenzia svizzera che si occupa di sicurezza sul lavoro e assicurazioni sanitarie: SUVA. Eccoti il link al documento di 13 pagine se vuoi leggerlo nella sua interezza: Studio SUVA sui toner.

Riassumendo in una riga, gli svizzeri dicono che

Le emissioni delle stampanti con tecnologia laser sono di norma AMPIAMENTE AL DI SOTTO DEI VALORI LIMITE prescritti; il rischio di un danno acuto alla salute è pertanto TRASCURABILE.

E già tiriamo un sospiro di sollievo. Ci mancherebbe che io voglia mettere in pericolo i miei collaboratori, i miei clienti e la mia famiglia!

Ma io sono uno che spacca il capello in quattro (e le palle in otto) quando si parla di lavorare bene e con profitto per tutti, salute compresa. Ho studiato il documento dalla prima all’ultima parola per andare a sviscerare l’unico elemento che può destare dubbi e perplessità: mi riferisco a quel “di norma“.

Significa che ci sono alcuni casi limite che costituiscono eccezioni ai risultati di questo studio approfondito. Sicuramente rari, improbabili, ma di certo non impossibili. Ne ho individuati quattro, e io voglio darti per ciascuno di essi una soluzione veloce, pronta all’uso e che non prosciughi la cassa della tua attività. Segui i consigli che sto per darti A PRESCINDERE, migliorerai la qualità dell’aria dell’ufficio e avrai una serie di benefici immediati e tangibili:

  • Trasmetterai a chiunque passi per il tuo ufficio (clienti, dipendenti, fornitori, pazienti, ecc…) l’attenzione che hai per la sua salute. Non stiamo inventando nulla, è davvero così e credo sia sacrosanto comunicarlo per far guadagnare alla tua immagine la reputazione che merita. Siano lodati i bravi datori di lavoro!
  • Vedrai ridurre le giornate di malattia dei tuoi dipendenti. Se davvero rientri in uno dei casi limite di cui sto per parlarti, le assenze per malattia sono uno sfregio concreto alla produttività del tuo ufficio. Ritardare la consegna di un lavoro o pagare dello straordinario a chi deve coprire il lavoro degli assenti non è mai piacevole. Facciamo brutta figura, e sprechiamo dei soldi. Diamoci un taglio prima di subito.
  • Creerai un ambiente di lavoro sano, sicuro ed ergonomico. Significa che è più piacevole lavorare per te, e come sai le voci si spargono. Vuol dire attirare più facilmente nuovi e migliori collaboratori, e dare un motivo in più per rimanere a chi già lavora per te. E vuol dire anche tagliare il rischio di multe o sanzioni per violazioni delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Parlane col tuo RSPP.

Ecco quindi i miei QUATTRO casi limite di utilizzo delle stampanti laser che richiedono particolare attenzione. E anche le QUATTRO soluzioni, of course 😉

Caso Limite n.1
Ambiente piccolo e senza adeguato ricambio d’aria

Se hai l’esigenza di mettere una stampante laser o una fotocopiatrice in una stanza minuscola, magari senza finestre apribili per favorire il ricambio d’aria, potresti avere un problema. Soprattutto se la macchina in questione lavora parecchio, e ancora di più se la griglia di uscita dell’aria calda punta verso una persona. In effetti ne ho visti di casi così, ad esempio in alcune farmacie dove è stata ricavata una stanzetta per il servizio di prenotazione delle visite specialistiche.

Soluzione n.1

Applica alla griglia di uscita dell’aria calda (la puoi sentire con la mano mentre stampi) un bel filtro per stampanti laser. In negozio ne abbiamo di ottimi, ad un costo che non arriva ai €20. Trattengono il 94% o anche più delle polveri generate dal processo di stampa laser, durano un anno e si smaltiscono come i normali rifiuti da ufficio. Facili da applicare anche per un babbuino ammaestrato (ha due semplici adesivi ai lati) sono davvero l’emblema del motto “poca spesa, tanta resa”. Clicca qui e scrivimi quante stampanti hai, e ti porterò i filtri direttamente in ufficio. Offrimi il caffè e te li applico pure 😉

Caso Limite n.2
Sostituzione di toner che hanno perso polvere

C’è poco da fare, i toner di marche sconosciute si scassano più spesso e seminano polvere ovunque. Ne parlavo a proposito dei toner compatibili inaffidabili che si trovano online. Cantinari improvvisati dai quattro angoli del mondo mettono in commercio su siti nati dall’oggi al domani toner che non darei al mio peggior nemico. Ad un prezzo così radicalmente basso che è impossibile “starci dentro” e vendere con profitto (mica lavorano in perdita) se non tagliando in materiali, componenti, assemblaggio, sicurezza e salute dei lavoratori e degli utilizzatori finali.
Come se ti proponessero un vino pregiato a mezzo euro la bottiglia. Sai perfettamente che è sciacquatura di botte. Botte in cui hanno fatto il bagno al cane, prima di farci quella broda che chiamano “vino”. Prosit!

Soluzione n.2

Fai i conti. Quanto tempo perdi a pulire la stampante, la scrivania, il pavimento e tuoi vestiti da un toneraccio spargipolvere (e quanto ti costa perdere questo tempo)? Aggiungi il dover ristampare tutto da zero, magari in copisteria. Aggiungi anche il rischio per la salute (chissà cosa c’è là in mezzo!) e l’equazione è piuttosto chiara. Ti conviene alla grandissima utilizzare solo toner di marchi specializzati. I Toner Eco Store PREMIUM QUALITY, oltre a durare tantissimo, hanno una percentuale di guasti ridicola. Lo riscontro tutti i giorni in negozio, da anni. E vedo clienti che si avventurano in acquisti improbabili online attirati come falene da un prezzo calamutande, tornare da me con la coda tra le gambe. Spesso con una stampante laser da pulire a suon di ore di manodopera. Mica gratis.

Caso Limite n.3
Macchine vecchie con vecchie tecnologie

Cambia l’elettronica, cambiano i componenti chimici, cambiano le procedure. Cambiano pure le normative e gli standard di riferimento. Anche le stampanti ricevono migliorie e upgrade anno dopo anno, come i telefonini. Però è abbastanza frequente per me trovare dinosauri vecchi di decenni ancora in servizio, e che svolgono il loro sporco lavoro apparentemente senza alcun problema. Ovvio che non si voglia cambiarli, se non si percepisce che problema stanno causando in termini di emissioni maggiori rispetto alle macchine attuali. Pensa ai motori delle auto e a quanto sono migliorati negli anni dal punto di vista ambientale. Il principio è lo stesso.

Soluzione n.3

Se hai le risorse per cambiare macchina, fallo subito. Potresti approfittare del fatto che io ti rimborso il 100% del tuo acquisto, se compri la nuova macchina nel mio negozio.  Il rimborso è sotto forma di sconto sugli acquisti successivi dei Toner Eco Store. Dammi un colpo di telefono e insieme troveremo la migliore stampante laser per il tuo ufficio.
Non sei ancora pronto per separarti dal tuo fedele strumento? Magari è un ricordo del babbo che ha fondato l’azienda? Lo capisco perfettamente. Le stampanti so’ piezz’ ‘e core. Beh, finché non elabori il trauma del distacco potresti tornare alla Soluzione 1 e applicare un bel filtro alla tua affezionata fotocopiatrice.

Caso Limite n.4
Persone con sensibilità o patologie particolari

Mica tutti sono in perfetta forma, lo sai. Rinite allergica, asma, un intervento chirurgico, ma anche solo bambini o persone anziane. Dobbiamo prestare la massima attenzione ai soggetti più delicati quando sono nei pressi di una stampante laser o una fotocopiatrice. Chiedi al tuo referente per la sicurezza. E oltre al discorso della salute, il tema della produttività è cruciale: non penserai mica di smettere di stampare perché al bancone della reception c’è una mamma col bebè in braccio, vero? O perché il tuo impiegato più vicino alla pensione ha un’irritazione alla gola?

Soluzione n.4

Visto che il problema è molto serio, la soluzione migliore a mio avviso è la somma delle precedenti. Soluzione 1 + Soluzione 2 + Soluzione 3. Assicurati di avere una stampante moderna, dalle da mangiare solo toner buoni (vedrai che gradirà i Toner Eco Store PREMIUM QUALITY) con tanto di schede di sicurezza e per stare dalla parte dei bottoni applica all’esterno il tuo bel filtro. Poi apri la finestra ogni tanto, amenochè non dia proprio sulla tangenziale.
Certo, se tu potessi mettere la macchina in un luogo separato, una stanza dedicata in cui non c’è nessuno, magari aggiungendo anche un sistema di aspirazione specifico, saremmo tutti felici. E se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola. So bene che è una soluzione inapplicabile per il 99% delle aziende, degli studi, delle cliniche e dei negozi esistenti, quindi diciamo che ne prendiamo atto ma ci mettiamo al lavoro per qualcosa di realizzabile in concreto, dico bene? 1 + 2 + 3 + finestra. I metri quadri in ufficio non ce li possiamo inventare.

Bene, direi che motivi validi per aumentare la produttività del tuo ufficio migliorando l’aria che respiri te ne ho dati. Davvero, parti dai filtri per stampanti laser che tanto sono accessibili a chiunque, è già tanta roba. Scrivimi quante macchine hai in ufficio (clicca qui) e domani te li porto, con grande gioia di tutte le tue impiegate e del tuo fatturato mensile.

Buona stampa.

 

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